BILANCIO DI ESERCIZIO
BILANCIO CONSOLIDATO

Bilancio al:
31-12-2023
Informazioni generali sull'impresa
Dati anagrafici
Denominazione:
Servizi alla Strada S.p.A.
Sede:
VIA GUGLIELMO MARCONI N-18-20 50131 FIRENZE (FI)
Capitale sociale:
700.000
Capitale sociale interamente versato:
si
Codice CCIAA:
FI
Partita IVA:
05087650486
Codice fiscale:
05087650486
Numero REA:
519419
Forma giuridica:
Societa' Per Azioni
Settore di attività prevalente (ATECO):
Altre attività connesse ai trasporti terrestri nca (52.21.90)
Società in liquidazione:
no
Società con socio unico:
si
Società sottoposta ad altrui attività di direzione e coordinamento:
no
Denominazione della società o ente che esercita l'attività di direzione e coordinamento:
Appartenenza a un gruppo:
no
Denominazione della società capogruppo:
Paese della capogruppo:
Numero di iscrizione all'albo delle cooperative:

Stato patrimoniale

31-12-2023 31-12-2022
Stato patrimoniale
Attivo
B) Immobilizzazioni
I - Immobilizzazioni immateriali
4) concessioni, licenze, marchi e diritti simili
116.840
69.399
7) altre
569.772
203.120
Totale immobilizzazioni immateriali
686.612
272.519
II - Immobilizzazioni materiali
1) terreni e fabbricati
2.688.202
2.686.409
2) impianti e macchinario
336.209
479.876
3) attrezzature industriali e commerciali
30.237
34.305
4) altri beni
137.257
184.519
Totale immobilizzazioni materiali
3.191.905
3.385.109
III - Immobilizzazioni finanziarie
2) crediti
d-bis) verso altri
esigibili entro l'esercizio successivo
3.874
4.282
Totale crediti verso altri
3.874
4.282
Totale crediti
3.874
4.282
Totale immobilizzazioni finanziarie
3.874
4.282
Totale immobilizzazioni (B)
3.882.391
3.661.910
C) Attivo circolante
I - Rimanenze
1) materie prime, sussidiarie e di consumo
1.207
1.453
4) prodotti finiti e merci
63.689
59.118
Totale rimanenze
64.896
60.571
II - Crediti
1) verso clienti
esigibili entro l'esercizio successivo
383.262
376.522
Totale crediti verso clienti
383.262
376.522
4) verso controllanti
esigibili entro l'esercizio successivo
1.208.944
1.434.587
Totale crediti verso controllanti
1.208.944
1.434.587
5-bis) crediti tributari
esigibili entro l'esercizio successivo
62.259
107.663
Totale crediti tributari
62.259
107.663
5-ter) imposte anticipate
333.386
346.730
5-quater) verso altri
esigibili entro l'esercizio successivo
79.528
179.760
Totale crediti verso altri
79.528
179.760
Totale crediti
2.067.379
2.445.262
IV - Disponibilità liquide
1) depositi bancari e postali
1.844.290
2.470.195
3) danaro e valori in cassa
30.643
37.267
Totale disponibilità liquide
1.874.933
2.507.462
Totale attivo circolante (C)
4.007.208
5.013.295
D) Ratei e risconti
106.727
83.521
Totale attivo
7.996.326
8.758.726
Passivo
A) Patrimonio netto
I - Capitale
700.000
700.000
IV - Riserva legale
140.000
140.000
VI - Altre riserve, distintamente indicate
Riserva straordinaria
300.159
290.897
Varie altre riserve
0
-
Totale altre riserve
300.159
290.897
IX - Utile (perdita) dell'esercizio
37.661
9.262
Totale patrimonio netto
1.177.820
1.140.159
B) Fondi per rischi e oneri
2) per imposte, anche differite
5.552
5.552
4) altri
92.794
197.176
Totale fondi per rischi ed oneri
98.346
202.728
C) Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato
1.028.436
1.040.970
D) Debiti
4) debiti verso banche
esigibili entro l'esercizio successivo
733.333
2.200.000
Totale debiti verso banche
1.650.000
2.200.000
7) debiti verso fornitori
esigibili entro l'esercizio successivo
1.237.748
1.244.562
Totale debiti verso fornitori
1.237.748
1.244.562
11) debiti verso controllanti
esigibili entro l'esercizio successivo
994.313
1.070.435
Totale debiti verso controllanti
994.313
1.070.435
12) debiti tributari
esigibili entro l'esercizio successivo
274.224
259.930
Totale debiti tributari
274.224
259.930
13) debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale
esigibili entro l'esercizio successivo
333.598
374.917
Totale debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale
333.598
374.917
14) altri debiti
esigibili entro l'esercizio successivo
980.244
1.028.150
Totale altri debiti
980.244
1.028.150
Totale debiti
5.470.127
6.177.994
E) Ratei e risconti
221.597
196.875
Totale passivo
7.996.326
8.758.726

Conto economico

31-12-2023 31-12-2022
Conto economico
A) Valore della produzione
1) ricavi delle vendite e delle prestazioni
12.493.952
11.658.533
5) altri ricavi e proventi
altri
648.356
533.140
Totale altri ricavi e proventi
648.356
533.140
Totale valore della produzione
13.142.308
12.191.673
B) Costi della produzione
6) per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci
254.741
163.023
7) per servizi
3.538.490
3.078.315
8) per godimento di beni di terzi
691.583
781.912
9) per il personale
a) salari e stipendi
5.829.820
5.350.647
b) oneri sociali
1.759.692
1.610.125
c) trattamento di fine rapporto
417.508
463.833
e) altri costi
46.961
45.467
Totale costi per il personale
8.053.981
7.470.072
10) ammortamenti e svalutazioni
a) ammortamento delle immobilizzazioni immateriali
116.470
176.122
b) ammortamento delle immobilizzazioni materiali
348.777
350.333
d) svalutazioni dei crediti compresi nell'attivo circolante e delle disponibilità liquide
9.001
-
Totale ammortamenti e svalutazioni
474.248
526.456
11) variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci
(2.575)
(2.895)
14) oneri diversi di gestione
131.511
137.564
Totale costi della produzione
13.141.979
12.154.447
Differenza tra valore e costi della produzione (A - B)
329
37.226
C) Proventi e oneri finanziari
16) altri proventi finanziari
d) proventi diversi dai precedenti
altri
79.701
7.113
Totale proventi diversi dai precedenti
79.701
7.113
Totale altri proventi finanziari
79.701
7.113
17) interessi e altri oneri finanziari
altri
19.929
21.606
Totale interessi e altri oneri finanziari
19.929
21.606
Totale proventi e oneri finanziari (15 + 16 - 17 + - 17-bis)
59.772
(14.493)
Risultato prima delle imposte (A - B + - C + - D)
60.101
22.733
20) Imposte sul reddito dell'esercizio, correnti, differite e anticipate
imposte correnti
9.096
10.335
imposte differite e anticipate
13.344
3.136
Totale delle imposte sul reddito dell'esercizio, correnti, differite e anticipate
22.440
13.471
21) Utile (perdita) dell'esercizio
37.661
9.262

Rendiconto finanziario, metodo indiretto

31-12-2023 31-12-2022
Rendiconto finanziario, metodo indiretto
A) Flussi finanziari derivanti dall'attività operativa (metodo indiretto)
Utile (perdita) dell'esercizio
37.661
9.262
Imposte sul reddito
22.440
13.471
Interessi passivi/(attivi)
(59.772)
14.493
1) Utile (perdita) dell'esercizio prima d'imposte sul reddito, interessi, dividendi e plus/minusvalenze da cessione
329
34.090
Rettifiche per elementi non monetari che non hanno avuto contropartita nel capitale circolante netto
Accantonamenti ai fondi
417.508
463.833
Ammortamenti delle immobilizzazioni
465.247
526.456
Totale rettifiche per elementi non monetari che non hanno avuto contropartita nel capitale circolante netto
882.755
990.289
2) Flusso finanziario prima delle variazioni del capitale circolante netto
883.084
1.024.379
Variazioni del capitale circolante netto
Decremento/(Incremento) delle rimanenze
(4.325)
(4.646)
Decremento/(Incremento) dei crediti verso clienti
(6.740)
6.097
Incremento/(Decremento) dei debiti verso fornitori
(6.814)
(186.596)
Decremento/(Incremento) dei ratei e risconti attivi
(23.206)
20.511
Incremento/(Decremento) dei ratei e risconti passivi
24.722
67.313
Altri decrementi/(Altri Incrementi) del capitale circolante netto
233.570
(110.772)
Totale variazioni del capitale circolante netto
217.207
(208.093)
3) Flusso finanziario dopo le variazioni del capitale circolante netto
1.100.291
816.286
Altre rettifiche
Interessi incassati/(pagati)
59.772
(14.493)
(Imposte sul reddito pagate)
(22.440)
(10.335)
Dividendi incassati
-
(608.642)
(Utilizzo dei fondi)
(534.425)
-
Totale altre rettifiche
(497.093)
(633.470)
Flusso finanziario dell'attività operativa (A)
603.198
182.816
B) Flussi finanziari derivanti dall'attività d'investimento
Immobilizzazioni materiali
(Investimenti)
(155.572)
(163.616)
Immobilizzazioni immateriali
(Investimenti)
(530.563)
(291.153)
Immobilizzazioni finanziarie
Disinvestimenti
408
1.182
Flusso finanziario dell'attività di investimento (B)
(685.727)
(453.587)
C) Flussi finanziari derivanti dall'attività di finanziamento
Mezzi di terzi
Incremento/(Decremento) debiti a breve verso banche
(550.000)
-
Flusso finanziario dell'attività di finanziamento (C)
(550.000)
-
Incremento (decremento) delle disponibilità liquide (A ± B ± C)
(632.529)
(270.771)
Disponibilità liquide a inizio esercizio
Depositi bancari e postali
2.470.195
2.749.247
Danaro e valori in cassa
37.267
28.986
Totale disponibilità liquide a inizio esercizio
2.507.462
2.778.233
Disponibilità liquide a fine esercizio
Depositi bancari e postali
1.844.290
2.470.195
Danaro e valori in cassa
30.643
37.267
Totale disponibilità liquide a fine esercizio
1.874.933
2.507.462

Nota integrativa, parte iniziale

Introduzione

Il bilancio dell'esercizio chiuso il 31/12/2023, di cui la presente Nota integrativa costituisce parte integrante ai sensi dell'art. 2423, c.1, C.C., è stato predisposto in ipotesi di funzionamento e di continuità aziendale e corrisponde alle risultanze delle scritture contabili regolarmente tenute. E' redatto nel rispetto del principio della chiarezza e con l'obiettivo di rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria della società ed il risultato economico dell'esercizio.

Qualora gli effetti derivanti dagli obblighi di rilevazione, valutazione, presentazione e informativa siano irrilevanti al fine di dare una rappresentazione veritiera e corretta non verranno adottati ed il loro mancato rispetto verrà evidenziato nel prosieguo della presente nota integrativa.

La citazione delle norme fiscali è riferita alle disposizioni del Testo unico delle imposte sui redditi (TUIR) DPR 917/1986 e successive modificazioni e integrazioni.

Per effetto degli arrotondamenti degli importi all'unità di euro, può accadere che in taluni prospetti, contenenti datidi dettaglio, la somma dei dettagli differisca dall'importo esposto nella riga di totale.

La presente Nota integrativa è redatta nel rispetto dei vincoli posti dalla tassonomia XBRL attualmente in vigore.

Principi di redazione

Principi generali di redazione del bilancio

Ai sensi dell'art. 2423, c. 2, C.C. il presente bilancio rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria della società e il risultato economico dell'esercizio.

Nella redazione del bilancio d'esercizio sono stati osservati i seguenti postulati generali:

-la valutazione delle voci è stata fatta secondo prudenza. A tal fine sono stati indicati esclusivamente gli utili realizzati alla data di chiusura dell'esercizio, mentre i rischi e le perdite di competenza dell'esercizio sono stati rilevati anche se conosciuti dopo la chiusura di questo;

-la rilevazione e la presentazione delle voci è effettuata tenendo conto della sostanza dell'operazione o del contratto; in altri termini si è accertata la correttezza dell'iscrizione o della cancellazione di elementi patrimoniali ed economici sulla base del confronto tra i principi contabili ed i diritti e le obbligazioni desunte dai termini contrattuali delle transazioni;

-si è tenuto conto dei proventi e degli oneri di competenza dell'esercizio, indipendentemente dalla data dell'incasso o del pagamento. Si evidenzia come i costi siano correlati ai ricavi dell'esercizio;

-la valutazione delle componenti del bilancio è stata effettuata nel rispetto del principio della "costanza nei criteri di valutazione", vale a dire che i criteri di valutazione utilizzati non sono stati modificati rispetto a quelli adottati nell'esercizio precedente, salvo le eventuali deroghe necessarie alla rappresentazione veritiera e corretta dei dati aziendali;

-la rilevanza dei singoli elementi che compongono le voci di bilancio è stata giudicata nel contesto complessivo del bilancio tenendo conto degli elementi sia qualitativi che quantitativi;

-si è tenuto conto della comparabilità nel tempo delle voci di bilancio; pertanto, per ogni voce dello Stato patrimoniale e del Conto economico è stato indicato l'importo della voce corrispondente dell'esercizio precedente, salvo i casi eccezionali di incomparabilità o inadattabilità di una o più voci;

-il processo di formazione del bilancio è stato condotto nel rispetto della neutralità del redattore.


La struttura dello Stato patrimoniale e del Conto economico è la seguente:

-lo Stato patrimoniale ed il Conto economico riflettono le disposizioni degli articoli 2423-ter, 2424 e 2425 del Codice Civile;

-l'iscrizione delle voci di Stato patrimoniale e Conto economico è stata fatta secondo i principi degli artt. 2424-bis e 2425-bis del Codice Civile.


Il Rendiconto finanziario è stato redatto in conformità all'art. 2425-ter del Codice Civile e nel rispetto di quanto disciplinato nel principio contabile OIC 10 "Rendiconto finanziario".


La Nota integrativa, redatta in conformità agli artt. 2427 e 2427-bis del Codice Civile e alle altre norme del Codice Civile diverse dalle precedenti, nonché in conformità a specifiche norme di legge diverse dalle suddette, contiene, inoltre, tutte le informazioni complementari ritenute necessarie per fornire la rappresentazione veritiera e corretta della situazione economica, finanziaria e patrimoniale, anche se non richieste da specifiche disposizioni di legge.


Ai sensi dell'art. 2423-bis, c.1, n.1, C.C., la valutazione delle voci di bilancio è stata effettuata nella prospettiva della continuazione dell'attività. Si sottolinea come, cessata l'emergenza Covid, che aveva colpito i precedenti esercizi, si sia manifestato un incremento della produzione e conseguentemente dei ricavi delle vendite e/o delle prestazioni.

Casi eccezionali ex art. 2423, quinto comma, del Codice Civile

Si dà atto che nel presente bilancio non si sono verificati casi eccezionali che comportino il ricorso alla deroga di cui al quinto comma dell'art. 2423.

Correzione di errori rilevanti

Si dà evidenza che nel corso dell'esercizio oggetto del presente bilancio non sono stati riscontrati errori rilevanti.

Criteri di valutazione applicati

I criteri di valutazione adottati sono quelli previsti specificamente nell'art. 2426 e nelle altre norme del C.C.I

Per la valutazione di casi specifici non espressamente regolati dalle norme sopra richiamate si è fatto ricorso ai principi contabili nazionali predisposti dall'Organismo Italiano di Contabilità (OIC).

Altre informazioni

Conversioni in valuta estera

Nel corso dell'esercizio le eventuali operazioni in valuta estera sono state convertite al tasso di cambio a pronti alla data di effettuazione dell'operazione. In particolare le poste non monetarie (immobilizzazioni materiali, immateriali, rimanenze, lavori in corso su ordinazione valutati con il criterio della commessa completata, partecipazioni immobilizzate e dell'attivo circolante ed altri titoli, anticipi, risconti attivi e passivi) sono iscritte nello Stato patrimoniale al tasso di cambio al momento del loro acquisto, e cioè al loro costo di iscrizione iniziale.


Si precisa altresì come non vi siano crediti e debiti espressi all'origine in moneta non di conto "coperti" da "operazioni a termine", "pronti contro termine", "domestic swap", "option", ecc.

Nota integrativa, attivo

Nella presente sezione della Nota integrativa si fornisce, secondo l'articolazione dettata dalla tassonomia XBRL e nel rispetto delle disposizioni dell'articolo 2427 C.C., il commento alle voci che, nel bilancio dell'esercizio chiuso al 31/12/2023, compongono l'Attivo di Stato patrimoniale.

Immobilizzazioni

Immobilizzazioni immateriali

CRITERI DI VALUTAZIONE E ISCRIZIONE IN BILANCIO


Le immobilizzazioni immateriali comprendono:

-beni immateriali (diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno; concessioni, licenze, marchi e diritti simili);

-immobilizzazioni immateriali in corso.


Esse risultano iscritte al costo di acquisto o di produzione, comprensivo dei relativi oneri accessori. Tali immobilizzazioni sono esposte in bilancio alla voce B.I. dell'attivo dello Stato patrimoniale e ammontano, al netto dei fondi, ad € 686.612.

I beni immateriali, ossia quei beni non monetari che di norma rappresentano diritti giuridicamente beni immateriali tutelati, sono iscritti nell'attivo patrimoniale in quanto:

-risultano individualmente identificabili (ossia scorporati dalla società e trasferibili) o derivano da diritti contrattuali o da altri diritti legali;

-il loro costo è stimabile con sufficiente attendibilità;

-la società acquisisce il potere di usufruire dei benefici economici futuri derivanti dal bene stesso e può limitarne l'acceso da parte di terzi.


Ammortamento

L'ammortamento delle immobilizzazioni immateriali è stato effettuato con sistematicità e in ogni esercizio, in relazione alla residua possibilità di utilizzazione economica futura di ogni singolo bene o costo. Il costo delle immobilizzazioni in oggetto, infatti, è stato ammortizzato sulla base di un "piano" che si ritiene assicuri una corretta ripartizione dello stesso nel periodo di vita economica utile del bene cui si riferisce, periodo che, per i costi pluriennali, non è superiore a cinque anni. Il piano di ammortamento verrà eventualmente riadeguato solo qualora venisse accertata una vita economica utile residua diversa da quella originariamente stimata.

Il piano di ammortamento applicato, "a quote costanti", non si discosta da quello utilizzato per gli esercizi precedenti.


Svalutazioni e ripristini

Ad ogni data di riferimento del bilancio, la società valuta se esiste un indicatore che un'immobilizzazione immateriale possa aver subito una riduzione di valore.

Se tale indicatore sussiste, la società procede alla stima del valore recuperabile dell'immobilizzazione ed effettua una svalutazione nel caso in cui quest'ultimo sia inferiore al corrispondente valore netto contabile.

Se esiste un'indicazione che un'attività possa aver subito una perdita durevole di valore, ciò potrebbe rendere opportuno rivederne la vita utile residua, il criterio di ammortamento o il valore residuo e rettificarli conformemente, a prescindere dal fatto che la perdita venga poi effettivamente rilevata.

L'eventuale svalutazione per perdite durevoli di valore dei beni immateriali è ripristinata qualora siano venuti meno i motivi che l'avevano giustificata. Il ripristino di valore si effettua nei limiti del valore che l'attività avrebbe avuto ove la rettifica di valore non avesse mai avuto luogo.

Per quanto concerne le singole voci, si sottolinea che sono state iscritte nell'attivo dello Stato patrimoniale sulla base di una prudente valutazione della loro utilità poliennale e si forniscono i dettagli che seguono.


Concessioni, licenze, marchi e diritti simili

Concessioni, licenze, marchi e diritti simili sono iscritti nell'attivo dello Stato patrimoniale, alla voce B.I.4, per euro 116.840 si riferiscono al logo aziendale ed all'elaborazione di un software e sono ammortizzati in quote costanti in n. 5 anni. In tale voce sono stati iscritti i costi sostenuti:

  • Per la realizzazione, nel corso del 2023, di una nuova app per la gestione dei servizi mercatali;

  • Per lo sviluppo di software per il rilascio contrassegni ZTL/ZCS e vetrofanie;

  • Per upgrade del software porte telematiche;

  • Per programmi sviluppati dal rivenditore del nuovo software di contabilità e con esso integrati;

  • Per capitalizzazione del costo di sviluppo app mercatix, sviluppata internamente.


Altre Immobilizzazioni Immateriali

I costi iscritti in questa voce residuale, classificata nell'attivo di Stato patrimoniale alla voce B.I.7 per euro 569.772, sono ritenuti produttivi di benefici per la società lungo un arco temporale di più esercizi e sono caratterizzati da una chiara evidenza di recuperabilità nel futuro. Essi riguardano:

-i costi per migliorie e spese incrementative su beni di terzi per euro  330.268;

-costi pluriennali per euro  239.504.

Le immobilizzazioni in parola si riferiscono ai costi pluriennali park affidati dal Comune di Firenze e alle spese di migliorie su beni terzi riferite alle spese sostenute sull'adeguamento dei locali relativi al Cubo 7 del Parterre. I costi sostenuti per migliorie e spese incrementative su beni di terzi sono iscritti nella voce in commento in quanto non separabili dai beni stessi.

L'ammortamento delle altre immobilizzazioni immateriali è effettuato in un periodo ritenuto congruo in n. 10 anni, dal 2023 cambio vita utile. Il mutamento dei criteri di ammortamento di tali cespiti immateriali , approvato dopo specifica analisi dal Consiglio di Amministrazione con delibera del dicembre 2023, sentito in proposito il Collegio Sindacale, trova ragione nell'approssimarsi della scadenza formale del periodo di affidamento dei servizi da parte dell'Ente proprietario. In tale contesto adottare, per cespiti a ciclo di vita utile significativo (in particolare interventi su immobili e strutture di proprietà Comunali), da devolversi a fine convenzione, una procedura di ammortamento in un limitatissimo numero di esercizi avrebbe condotto ad una rappresentazione non veritiera dei dati di bilancio. Peraltro, a mente dell'art. 19, comma 2, D.Lgs. 201/2022, sussistendo a carico dell'Ente, a scadenza del rapporto, l'obbligo di indennizzo per la quota di eventuali investimenti non coperta da ammortamento, risulta garantita l'integrità patrimoniale anche in caso di cessazione alla scadenza, evento peraltro assolutamente improbabile, attesa la natura strumentale per il Comune della Società.

Si ricorda inoltre che, secondo quanto previsto dall'art. 2426 del C.C., c. 1, n. 5, quarto periodo, fino a quando l'ammortamento degli oneri pluriennali ivi indicati non è completato, possono essere distribuiti utili solo se residuano riserve disponibili sufficienti a coprire l'ammontare dei costi non ammortizzati.

Movimenti delle immobilizzazioni immateriali

Nel prospetto che segue sono evidenziate le movimentazioni delle immobilizzazioni immateriali iscritte nella voce B.I dell'attivo.



Concessioni, licenze, marchi e diritti simili
Altre immobilizzaz. immateriali
Totale imm. immateriali
Valore di inizio esercizio



Costo
1.236.526
961.992
2.198.518
Ammortamenti (Fondo amm.to)
(1.167.128)
(758.872)
(1.926.000)
Valore di bilancio
69.398
203.120
272.518
Variazioni nell'esercizio



Incrementi
81.787
448.777
530.563
Decrementi
0
0
0
Ammortamento dell'esercizio
(34.345)
(82.125)
(116.470)
Altre variazioni
0
0
0
Totale variazioni
47.441
366.652
414.093
Valore di fine esercizio



Costo
1.318.313
1.410.769
2.729.081
Ammortamenti (Fondo amm.to)
(1.201.473)
(840.997)
(2.042.470)
Valore di bilancio
116.839
569.772
686.611

Si precisa che non si è proceduto, nell'esercizio in commento e negli esercizi precedenti, ad alcuna rivalutazione dei beni immateriali di proprietà della società.


Si segnala dal 2023 la modifica del periodo di ammortamento a fronte del cambio della vita utile di:

  • software, ora di 5 anni

  • beni di terzi ora di 10 anni.


Misura e motivazioni delle riduzioni di valore applicate alle immobilizzazioni immateriali (art. 2427 c. 1 n. 3- bis C.C.)

Si precisa che in assenza di indicatori di potenziali perdite di valore delle immobilizzazioni immateriali non si è proceduto alla determinazione del loro valore recuperabile.

Pertanto, nessuna delle immobilizzazioni immateriali esistenti in bilancio è stata sottoposta a svalutazione, in quanto nessuna di esse esprime perdite durevoli di valore. Infatti, risulta ragionevole prevedere che i valori contabili netti iscritti nello Stato patrimoniale alla chiusura dell'esercizio potranno essere recuperati tramite l'uso ovvero tramite la vendita dei beni o servizi cui essi si riferiscono.


Fra le immobilizzazioni immateriali non si rilevano costi di impianto, ampliamento e sviluppo.

Immobilizzazioni materiali

CRITERI DI VALUTAZIONE E ISCRIZIONE IN BILANCIO


Le immobilizzazioni materiali sono iscritte nell'attivo dello Stato patrimoniale alla sotto-classe B.II al costo di acquisto o di produzione maggiorato dei relativi oneri accessori direttamente imputabili, per complessivi euro 3.191.905, rispecchiando la seguente classificazione:

1)terreni e fabbricati;

2)impianti e macchinario;

3)attrezzature industriali e commerciali;

4)altri beni.

Il costo di produzione delle immobilizzazioni costruite in economia ed eventuali incrementi di valore dei cespiti ammortizzabili comprende tutti i costi direttamente imputabili ad essi; il valore è stato definito sommando il costo dei materiali, della mano d'opera diretta e di quella parte di spese di produzione direttamente imputabili al cespite.

I costi "incrementativi" sono stati eventualmente computati sul costo di acquisto solo in presenza di un reale e "misurabile" aumento della produttività, della vita utile dei beni o di un tangibile miglioramento della qualità dei prodotti o dei servizi ottenuti, ovvero, infine, di un incremento della sicurezza di utilizzo dei beni. Ogni altro costo afferente i beni in oggetto è stato invece integralmente imputato al Conto economico.

I cespiti appartenenti alla categoria delle immobilizzazioni materiali, rilevati alla data in cui avviene il trasferimento dei rischi e dei benefici connessi al bene acquisito, sono iscritti in bilancio al costo di acquisto, aumentato degli eventuali oneri accessori sostenuti fino al momento in cui i beni sono pronti all'uso e comunque nel limite del loro valore recuperabile.

Tali beni risultano esposti nell'attivo di bilancio al netto dei fondi di ammortamento e di svalutazione. Il valore contabile dei beni, raggruppati in classi omogenee per natura ed anno di acquisizione, viene ripartito tra gli esercizi nel corso dei quali gli stessi verranno presumibilmente utilizzati. Tale procedura è attuata mediante lo stanziamento sistematico a conto economico di quote di ammortamento corrispondenti a piani prestabiliti, definiti al momento in cui il bene è disponibile e pronto all'uso, con riferimento alla presunta residua possibilità di utilizzo dei beni stessi. Detti piani, oggetto di verifica annuale, sono formati con riferimento al valore lordo dei beni e supponendo pari a zero il valore di realizzo al termine del processo.

Le eventuali dismissioni di cespiti (cessioni, rottamazioni, ecc.) avvenute nel corso dell'esercizio hanno comportato l'eliminazione del loro valore residuo. L'eventuale differenza tra valore contabile e valore di dismissione è stato rilevato a conto economico.


Processo di ammortamento delle immobilizzazioni materiali

L'ammortamento è stato effettuato con sistematicità e in ogni esercizio, in relazione alla residua possibilità di utilizzazione di ogni singolo bene.

Il costo delle immobilizzazioni, fatta eccezione per i terreni e le aree fabbricabili o edificate, è stato ammortizzato in ogni esercizio sulla base di un piano, di natura tecnico-economica, che si ritiene assicuri una corretta ripartizione dello stesso negli esercizi di durata della vita economica utile dei beni cui si riferisce.

Il metodo di ammortamento applicato per l'esercizio chiuso al 31/12/2023 non si discosta da quello utilizzato per gli ammortamenti degli esercizi precedenti. Il piano di ammortamento verrebbe eventualmente riadeguato solo qualora venisse accertata una vita economica utile residua diversa da quella originariamente stimata. In particolare, oltre alle considerazioni sulla durata fisica dei beni, si è tenuto e si terrà conto anche di tutti gli altri fattori che influiscono sulla durata di utilizzo "economico" quali, per esempio, l'obsolescenza tecnica, l'intensità d' uso, la politica delle manutenzioni, ecc.

Sulla base della residua possibilità di utilizzazione, i coefficienti adottati nel processo di ammortamento delle immobilizzazioni materiali sono i seguenti:

-Terreni: NO

-Fabbricati: 3%

-Costruzioni leggere: 10%

-Impianti di allarme e sorveglianza: 30%

-Macchinari elettronici, elettromeccanici e computer: 20%

-Macchinari elettronici generali: 20%

-Mobili e macchine ordinarie d'ufficio: 12%

-Automezzi: 25%

-Attrezzature varie: 15%.

I coefficienti di ammortamento non hanno subito modifiche rispetto all'esercizio precedente.


Per le immobilizzazioni materiali acquisite nel corso dell'esercizio si è ritenuto opportuno e adeguato ridurre alla metà i coefficienti di ammortamento.


Svalutazioni e ripristini

Ad ogni data di riferimento del bilancio, la società valuta se esiste un indicatore che un'immobilizzazione materiale possa aver subito una riduzione di valore.

Se tale indicatore sussiste, la società procede alla stima del valore recuperabile dell'immobilizzazione ed effettua una svalutazione nel caso in cui quest'ultimo sia inferiore al corrispondente valore netto contabile.

Se esiste un'indicazione che un'attività possa aver subito una perdita durevole di valore, ciò potrebbe rendere opportuno rivederne la vita utile residua, il criterio di ammortamento o il valore residuo e rettificarli conformemente, a prescindere dal fatto che la perdita venga poi effettivamente rilevata.

L'eventuale svalutazione per perdite durevoli di valore è ripristinata qualora siano venuti meno i motivi che l'avevano giustificata. Il ripristino di valore si effettua nei limiti del valore che l'attività avrebbe avuto ove la rettifica di valore non avesse mai avuto luogo.

Movimenti delle immobilizzazioni materiali

Nel prospetto che segue sono evidenziate le movimentazioni delle immobilizzazioni materiali iscritte nella voce B.II dell'attivo.



Terreni e fabbricati
Impianti e macchinario
Attrezzature industriali e commerciali
Altre immob. materiali
Totale imm. materiali
Valore di inizio esercizio





Costo
3.390.998
1.888.787
910.853
1.425.232
7.615.870
Ammortamenti (Fondo amm.to)
(704.589)
(1.408.911)
(876.547)
(1.240.713)
(4.230.760)
Valore di bilancio
2.686.409
479.876
34.306
184.519
3.385.110
Variazioni nell'esercizio





Incrementi
50.979
81.804
5.544
1.471
139.799
Decrementi
0
0
0
(14.383)
(14.383)
Ammortamento dell'esercizio
(49.187)
(225.471)
(9.613)
(64.506)
(348.777)
Altre variazioni
0
0
0
30.156
30.156
Totale variazioni
1.793
(143.667)
(4.069)
(47.262)
(145.943)
Valore di fine esercizio





Costo
3.441.977
1.970.591
916.397
1.412.320
7.741.286
Ammortamenti (Fondo amm.to)
(753.776)
(1.634.382)
(886.160)
(1.275.063)
(4.549.381)
Valore di bilancio
2.688.202
336.209
30.237
137.257
3.191.905

La voce Terreni e Fabbricati comprende il valore del terreno per la depositeria di Via Allende per € 1.829.702, il valore del fabbricato depositeria di Via Allende per € 1.574.208 e costruzioni leggere per € 38.067.


Si precisa che non si è proceduto, nell'esercizio in commento e negli esercizi precedenti, ad alcuna rivalutazione dei beni di proprietà della società.


Di seguito il dettaglio della voce altre immobilizzazioni materiali:



Macchinari elettronici
Mobili e arredi
Autovetture
Totale altre  imm. materiali
Valore di inizio esercizio




Costo
785.174
305.002
335.055
1.425.232
Ammortamenti (Fondo amm.to)
(650.862)
(296.739)
(293.112)
(1.240.713)
Valore di bilancio
134.312
8.264
41.944
184.519
Variazioni nell'esercizio




Incrementi
0
1.471
0
1.471
Decrementi
(6.313)
0
(8.070)
(14.383)
Ammortamento dell'esercizio
(38.689)
(2.035)
(23.783)
(64.506)
Altre variazioni
21.206
880
8.070
30.156
Totale variazioni
(23.796)
316
(23.783)
(47.262)
Valore di fine esercizio




Costo
778.861
306.473
326.985
1.412.320
Ammortamenti (Fondo amm.to)
(668.345)
(297.894)
(308.824)
(1.275.063)
Valore di bilancio
110.516
8.580
18.161
137.257

Misura e motivazioni delle riduzioni di valore applicate alle immobilizzazioni materiali (art. 2427 c. 1 n. 3-bis C.C.)

Si precisa che in assenza di indicatori di potenziali perdite di valore delle immobilizzazioni materiali non si è proceduto alla determinazione del loro valore recuperabile.

Pertanto, nessuna delle immobilizzazioni materiali esistenti in bilancio è stata sottoposta a svalutazione, in quanto nessuna di esse esprime perdite durevoli di valore. Infatti, risulta ragionevole prevedere che i valori contabili netti iscritti nello Stato patrimoniale alla chiusura dell'esercizio potranno essere recuperati tramite l'uso ovvero tramite la vendita dei beni o servizi cui essi si riferiscono.

Operazioni di locazione finanziaria

La società non ha in essere, alla data di chiusura dell'esercizio in commento, alcuna operazione di locazione finanziaria.



Immobilizzazioni finanziarie

Variazioni e scadenza dei crediti immobilizzati

Valore di inizio esercizio
Variazioni nell'esercizio
Valore di fine esercizio
Quota scadente entro l'esercizio
Crediti immobilizzati verso altri
4.282
(408)
3.874
3.874
Totale crediti immobilizzati
4.282
(408)
3.874
3.874

Esse risultano composte da depositi cauzionali per utilizzo utenze.


CRITERI DI VALUTAZIONE E ISCRIZIONE IN BILANCIO

Crediti vs. imprese controllate, collegate, controllanti, sottoposte al controllo delle controllanti e altri I crediti in esame, classificati nelle immobilizzazioni finanziarie, sono iscritti alla voce B.III.2 per euro 3.874 e rappresentano effettivamente un'obbligazione di terzi verso la società.

L'art. 2426 c. 1 n. 8) C.C. dispone che i crediti siano rilevati in bilancio con il criterio del costo ammortizzato, tenendo conto del fattore temporale e del valore di presumibile realizzo.

Il costo ammortizzato è il valore a cui l'attività finanziaria è stata valutata al momento della rilevazione iniziale al netto dei rimborsi di capitale, aumentato o diminuito dall'ammortamento cumulato utilizzando il criterio dell' interesse effettivo su qualsiasi differenza tra il valore iniziale e quello a scadenza e dedotta qualsiasi riduzione di valore o di irrecuperabilità.

Inoltre, per tener conto del fattore temporale, occorre "attualizzare" i crediti che, al momento della rilevazione iniziale, non sono produttivi di interessi (o producono interessi secondo un tasso significativamente inferiore a quello di mercato).

Si precisa che la società non ha proceduto alla valutazione dei crediti immobilizzati al costo ammortizzato, in quanto i costi di transazione, le commissioni e ogni altra differenza tra valore iniziale e valore a scadenza sono di scarso rilievo; inoltre non si è effettuata alcuna attualizzazione dei medesimi crediti in quanto il tasso di interesse effettivo non è risultato significativamente diverso dal tasso di interesse di mercato.

Di conseguenza, la rilevazione iniziale dei crediti in esame è stata effettuata al valore nominale al netto dei premi, degli sconti, degli abbuoni previsti contrattualmente o comunque concessi. A fine esercizio si è proceduto ad adeguare il valore nominale al valore di presumibile realizzo.

Nel bilancio relativo all'esercizio chiuso al 31/12/2023 strumenti finanziari non sono presenti derivati attivi, né sono stati scorporati dai contratti aziendali strumenti finanziari aventi i requisiti di derivati.


La Società non ha crediti immobilizzati di durata residua superiore a cinque anni.

Dettagli sulle partecipazioni immobilizzate in imprese controllate

La società non detiene partecipazioni in imprese controllate.



Dettagli sulle partecipazioni immobilizzate in imprese collegate

La società non detiene partecipazioni in imprese collegate.



Suddivisione dei crediti immobilizzati per area geografica

In relazione a quanto disposto dall'ultima parte del n. 6 c. 1 dell'art. 2427 C.C., in riferimento all'indicazione della ripartizione per aree geografiche dei crediti, si precisa che tutti i crediti immobilizzati presenti in bilancio sono riferibili a soggetti residenti in Italia.



Crediti immobilizzati relativi ad operazioni con obbligo di retrocessione a termine

Non esistono, alla data di chiusura dell'esercizio, operazioni che prevedono l'obbligo per l'acquirente di retrocessione a termine.


Valore delle immobilizzazioni finanziarie

In ossequio al disposto dell'art. 2427- c. 1, n. 2 C.C., si segnala che non sono presentinel patrimonio immobilizzazioni finanziarie iscritte ad un valore superiore al loro fair value.


Attivo circolante

L'Attivo circolante raggruppa, sotto la lettera "C", le seguenti sottoclassi della sezione "Attivo" dello Stato

patrimoniale:

-Sottoclasse I - Rimanenze;

-Sottoclasse Immobilizzazioni materiali destinate alla vendita;

-Sottoclasse II - Crediti;

-Sottoclasse III - Attività Finanziarie che non costituiscono Immobilizzazioni;

-Sottoclasse IV - Disponibilità Liquide.


L'ammontare dell'Attivo circolante al 31/12/2023 è pari a euro 4.014.469. Rispetto al passato esercizio, ha subito una variazione in diminuzione pari a euro 998.826.

Di seguito sono forniti, secondo lo schema dettato dalla tassonomia XBRL, i dettagli (criteri di valutazione, movimentazione, ecc.) relativi a ciascuna di dette sottoclassi e delle voci che le compongono.

Rimanenze

Rimanenze di magazzino

Le rimanenze di beni sono valutate in base al criterio LIFO.

La voce materie prime, sussidiarie e di consumo comprende il materiale relativo a gratta e sosta e ad autoparchimetri. La voce prodotti finiti e merci comprende gli apparecchi telepass e i radiocomandi per pilomat per consentire l'accesso alla ZTL.


Le rimanenze di magazzino sono iscritte nella sezione "attivo" dello Stato patrimoniale alla sottoclasse "C.I" per un importo complessivo di 64.896.


Il prospetto che segue espone il dettaglio delle variazioni intervenute nell'esercizio chiuso al 31/12/2023 nelle voci che compongono la sottoclasse Rimanenze.

Valore di inizio esercizio
Variazione nell'esercizio
Valore di fine esercizio
Materie prime, sussidiarie e di consumo
1.453
(246)
1.207
Prodotti finiti e merci
59.118
4.571
63.689
Totale rimanenze
60.571
4.325
64.896

Crediti iscritti nell'attivo circolante

Nel bilancio dell'esercizio chiuso al 31/12/2023, la sottoclasse dell'Attivo C.II Crediti accoglie le seguenti voci:

1)verso clienti

1.4) verso imprese controllanti

2.5-bis) crediti tributari

3.5-ter) imposte anticipate

4.5-quater) verso altri.


La classificazione dei crediti nell'Attivo circolante è effettuata secondo il criterio di destinazione degli stessi rispetto all'attività ordinaria di gestione.

L'art. 2426 c. 1 n. 8) C.C. dispone che i crediti siano rilevati in bilancio con il criterio del costo ammortizzato, tenendo conto del fattore temporale e del valore di presumibile realizzo.

Il costo ammortizzato è il valore a cui l'attività è stata valutata al momento della rilevazione iniziale al netto dei rimborsi di capitale, aumentato o diminuito dall'ammortamento cumulato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo su qualsiasi differenza tra il valore iniziale e quello a scadenza e dedotta qualsiasi riduzione di valore o di irrecuperabilità.


Crediti commerciali

Si precisa che la società non ha proceduto alla valutazione dei crediti commerciali al costo ammortizzato, né all'attualizzazione degli stessi in quanto tutti i crediti commerciali rilevati hanno scadenza inferiore a 12 mesi e in quanto i costi di transazione, le commissioni e ogni altra differenza tra valore iniziale e valore a scadenza sono di scarso rilievo.

Pertanto i crediti commerciali, di cui alla voce C.II.1), sono stati iscritti in bilancio al valore presumibile di realizzazione, che corrisponde alla differenza tra il valore nominale e il fondo svalutazione crediti costituito nel corso degli esercizi precedenti, del tutto adeguato ad ipotetiche insolvenze ed incrementato della quota accantonata nell'esercizio.

Al fine di tenere conto di eventuali perdite, al momento non attribuibili ai singoli crediti, ma fondatamente prevedibili, è stato accantonato al fondo svalutazione crediti un importo pari a 416.507.

Si evidenzia il credito relativo al contenzioso con il Tribunale di Firenze, avviato nell'anno 2018.

Il contenzioso è riferito al rimborso delle attività di custodia e smaltimento delle merci sequestrate prima che la scrivente società diventasse titolare della custodia.

In particolare S.a.s. s.p.a. ha ereditato dal Comune di Firenze (precedente custode) innumerevoli merci poste sotto sequestro per le quali non era mai stata effettuata alcuna richiesta di distruzione.

In considerazione della incompletezza delle pratiche ereditate (mancanza dei dati essenziali per risalire alle singole procedure giudiziali), delle errate procedure adottate al momento della sostituzione del custode e di comunicazione con l'Amministrazione Pubblica nonché dalla complessità della procedura di recupero delle somme mediante presentazione di singole istanze, nell'anno 2017 il CDA decise di tentare la strada di recupero delle somme mediante ricorso ex. art.702 bis c.p.c. auspicando, medio tempore, di trovare una soluzione transattiva. Consapevoli che la procedura corretta sarebbe stata quella della presentazione delle singole istanze, è stata tentata una procedura che prevedesse una richiesta unitaria anche in considerazione dei provvedimenti di distruzione delle merci, autorizzati dalla allora Presidenza del Tribunale di Firenze con tre provvedimenti omnicomprensivi.

I tentativi di mediazione effettuati con l'Avvocatura dello Stato non hanno portato ad oggi al risultato sperato e appare probabile che anche il tentativo di recupero delle somme in via giudiziale possa essere respinto, come anticipato per errata applicazione della procedura di richiesta adottata.

La Società, considerata l'interruzione della prescrizione a seguito di presentazione del ricorso ex. art. 702 bis c.p.c., ottenuta sentenza di rigetto della domanda, si è attivata seguendo la procedura ordinaria con la presentazione di singole Istanze di richiesta di rimborso; come detto, tuttavia, visto lo stato di incompletezza delle pratiche trasferite si ritiene sia possibile presentare istanze complete per un importo certo non inferiore a 350 mila euro.

Peraltro la posta contabile è ampiamente coperta da apposito fondo svalutazione.


Crediti vs. imprese controllate, collegate, controllanti, sottoposte al controllo delle controllanti

Anche per i crediti in esame il Codice Civile e i principi contabili nazionali prevedono la rilevazione in bilancio con il criterio del costo ammortizzato, tenendo conto del fattore temporale e del valore di presumibile realizzo.

In particolare in bilancio sono stati iscritti alla voce C.II.4 Crediti v/controllanti per euro 1.208.944.

Per tali crediti la società non ha proceduto alla valutazione al costo ammortizzato, né all'attualizzazione in quanto tutti i crediti rilevati hanno scadenza inferiore a 12 mesi in quanto i costi di transazione, le commissioni e ogni altra differenza tra valore iniziale e valore a scadenza sono di scarso rilievo, pertanto la rilevazione iniziale dei crediti in esame è stata effettuata al valore nominale al netto dei premi, degli sconti, degli abbuoni previsti contrattualmente o comunque concessi. A fine esercizio si è proceduto ad adeguare il valore nominale al valore di presumibile realizzo.


Inoltre non si è effettuata alcuna attualizzazione dei medesimi crediti in quanto il tasso di interesse effettivo non è risultato significativamente diverso dal tasso di interesse di mercato.


Attività per imposte anticipate

Nella voce C.II 5-ter dell'attivo di Stato patrimoniale risulta imputato l'ammontare delle cosiddette "imposte prepagate" (imposte differite "attive"), pari a 333.386, sulla base di quanto disposto dal documento n. 25 dei Principi Contabili nazionali.

Si tratta delle imposte "correnti" (IRES e IRAP) relative al periodo in commento, connesse a "variazioni temporanee deducibili", il cui riversamento sul reddito imponibile dei prossimi periodi d'imposta risulta ragionevolmente certo sia nell'esistenza, sia nella capienza del reddito imponibile "netto" che è lecito attendersi.


Crediti v/altri

I "Crediti verso altri" iscritti in bilancio sono esposti al valore nominale, che coincide con il presumibile valore di realizzazione.


Variazioni e scadenza dei crediti iscritti nell'attivo circolante

L'importo totale dei Crediti è collocato nella sezione "attivo" dello Stato patrimoniale alla sottoclasse "C.II" per un importo complessivo di euro 2.074.640.

Il prospetto che segue fornisce il dettaglio delle variazioni intervenute nel corso dell'esercizio oggetto del presente bilancio nelle singole voci che compongono i crediti iscritti nell'attivo circolante.

Valore di inizio esercizio
Variazione nell'esercizio
Valore di fine esercizio
Quota scadente entro l'esercizio
Crediti verso clienti iscritti nell'attivo circolante
376.522
6.740
383.262
383.262
Crediti verso imprese controllanti iscritti nell'attivo circolante
1.434.587
(225.643)
1.208.944
1.208.944
Crediti tributari iscritti nell'attivo circolante
107.663
(45.404)
62.259
62.259
Attività per imposte anticipate iscritte nell'attivo circolante
346.730
(13.344)
333.386
Crediti verso altri iscritti nell'attivo circolante
179.760
(100.232)
79.528
79.528
Totale crediti iscritti nell'attivo circolante
2.445.262
(377.883)
2.067.379
1.733.993

Non esistono crediti iscritti nell'Attivo Circolante aventi durata residua superiore a cinque anni.


Composizione Crediti v/controllante

I crediti verso l'ente controllante sono costituiti esclusivamente da crediti di natura commerciale.

Suddivisione dei crediti iscritti nell'attivo circolante per area geografica

In relazione a quanto disposto dall'ultima parte del n. 6 dell'art. 2427 C.C., in riferimento all'indicazione della ripartizione per aree geografiche dei crediti, si precisa che tutti i crediti dell'attivo circolante presenti in bilancio sono riferibili a soggetti residenti in Italia.



Crediti iscritti nell'attivo circolante relativi ad operazioni con obbligo di retrocessione a termine

Non esistono, alla data di chiusura dell'esercizio, operazioni che prevedono l'obbligo per l'acquirente di retrocessione a termine.



Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni

Variazioni delle attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni

Alla data di chiusura dell'esercizio, la società non detiene alcuna tipologia di attività finanziarie non immobilizzate.

Nel bilancio relativo all'esercizio chiuso al 31/12/2023 strumenti finanziari non sono presenti derivati attivi, né sono stati scorporati dai contratti aziendali strumenti finanziari aventi i requisiti di derivati.












Disponibilità liquide

CRITERI DI VALUTAZIONE E ISCRIZIONE IN BILANCIO

Le disponibilità liquide, esposte nella sezione "attivo" dello Stato patrimoniale alla sottoclasse "C.IV per euro 1.874.933, corrispondono alle giacenze sui conti correnti intrattenuti presso le banche e alle liquidità esistenti nelle casse sociali alla chiusura dell'esercizio e sono state valutate al valore nominale.

Il prospetto che segue espone il dettaglio dei movimenti delle singole voci che compongono le Disponibilità liquide.

Valore di inizio esercizio
Variazione nell'esercizio
Valore di fine esercizio
Depositi bancari e postali
2.470.195
(625.905)
1.844.290
Denaro e altri valori in cassa
37.267
(6.624)
30.643
Totale disponibilità liquide
2.507.462
(632.529)
1.874.933

Il saldo rappresenta le disponibilità liquide e l'esistenza di numerario e di valori alla data di chiusura dell'esercizio.








Ratei e risconti attivi

Nella classe D. "Ratei e risconti", esposta nella sezione "attivo" dello Stato patrimoniale sono iscritti proventi di competenza dell'esercizio esigibili in esercizi successivi e costi sostenuti entro la chiusura dell'esercizio, ma di competenza di esercizi successivi. In particolare sono state iscritte solo quote di costi e proventi comuni a due o più esercizi, l'entità delle quali varia in ragione del tempo.

I ratei ed i risconti attivi iscritti nel bilancio dell'esercizio chiuso al 31/12/2023 ammontano a euro 106.727.

Rispetto al passato esercizio si riscontrano le variazioni esposte nel seguente prospetto.

Valore di inizio esercizio
Variazione nell'esercizio
Valore di fine esercizio
Risconti attivi
83.521
23.206
106.727
Totale ratei e risconti attivi
83.521
23.206
106.727

Le variazioni intervenute sono relative a normali fatti di gestione.


Durata ratei e risconti attivi

Si segnala che i ratei e risconti attivi hanno durata entro l'esercizio, non sussistendone di durata né oltre l'esercizio né oltre i cinque anni.

Oneri finanziari capitalizzati

Nel corso dell'esercizio non sono stati imputati oneri finanziari a valori iscritti nell'attivo dello Stato patrimoniale.



Nota integrativa, passivo e patrimonio netto

Nella presente sezione della Nota integrativa si fornisce, secondo l'articolazione dettata dalla tassonomia XBRL e nel rispetto delle disposizioni dell'articolo 2427 C.C., il commento alle voci che, nel bilancio dell'esercizio chiuso al 31/12/2023, compongono il Patrimonio netto e il Passivo di Stato patrimoniale.

Patrimonio netto

Il patrimonio netto è la differenza tra le attività e le passività di bilancio. Le voci del patrimonio netto sono iscritte nel passivo dello Stato patrimoniale alla classe A "Patrimonio netto" con la seguente classificazione:

I — Capitale

II — Riserva da soprapprezzo delle azioni

III — Riserve di rivalutazione

IV — Riserva legale

V — Riserve statutarie

VI — Altre riserve, distintamente indicate

VII - Riserva per operazioni di copertura di flussi finanziari attesi

VIII — Utili (perdite) portati a nuovo

IX — Utile (perdita) dell'esercizio

Perdita ripianata

X - Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio.

Variazioni nelle voci di patrimonio netto

Il patrimonio netto ammonta a euro 1.154.830 ed evidenzia una variazione in aumento di euro 14.669.

Di seguito si evidenziano le variazioni intervenute nella consistenza delle voci del patrimonio netto, come richiesto dall'art. 2427 c.1 n.4 C.C.

Valore di inizio esercizio
Destinazione del risultato dell'esercizio precedente
Risultato d'esercizio
Valore di fine esercizio
Altre destinazioni
Capitale
700.000
-
700.000
Riserva legale
140.000
-
140.000
Altre riserve
Riserva straordinaria
290.897
9.262
300.159
Varie altre riserve
-
-
0
Totale altre riserve
290.897
9.262
300.159
Utile (perdita) dell'esercizio
9.262
(9.262)
37.661
37.661
Totale patrimonio netto
1.140.159
-
37.661
1.177.820

Disponibilità e utilizzo del patrimonio netto

Le riserve del patrimonio netto possono essere utilizzate per diverse operazioni a seconda dei loro vincoli e della loro natura. La nozione di distribuibilità della riserva può non coincidere con quella di disponibilità. La disponibilità riguarda la possibilità di utilizzazione della riserva (ad esempio per aumenti gratuiti di capitale), la distribuibilità riguarda invece la possibilità di erogazione ai soci (ad esempio sotto forma di dividendo) di somme prelevabili in tutto o in parte dalla relativa riserva. Pertanto, disponibilità e distribuibilità possono coesistere o meno.

L'origine, la possibilità di utilizzazione e la distribuibilità, nonché l'avvenuta utilizzazione nei precedenti esercizi, relativamente a ciascuna posta del patrimonio netto contabile, risultano evidenziate nel prospetti/o seguente.

Importo
Origine / natura
Possibilità di utilizzazione
Quota disponibile
Capitale
700.000
Capitale
-
Riserva legale
140.000
Utili
A,B
140.000
Altre riserve
Riserva straordinaria
300.159
Utili
A,B,C,D,E
300.160
Varie altre riserve
0
-
Totale altre riserve
300.159
300.160
Totale
1.140.159
440.160
Residua quota distribuibile
440.160
Legenda: A: per aumento di capitale B: per copertura perdite C: per distribuzione ai soci D: per altri vincoli statutari E: altro

Variazioni della riserva per operazioni di copertura dei flussi finanziari attesi

Non sono in corso operazioni aventi ad oggetto strumenti derivati con finalità di copertura di flussi finanziari; pertanto, non è presente nel patrimonio aziendale alcuna Riserva per operazioni di copertura di flussi finanziari attesi.



Fondi per rischi e oneri

Fondi per rischi ed oneri

I "Fondi per rischi e oneri", esposti nella classe B della sezione "Passivo" dello Stato patrimoniale, accolgono, nel rispetto dei principi della competenza economica e della prudenza, gli accantonamenti effettuati allo scopo di coprire perdite o debiti di natura determinata e di esistenza certa o probabile, il cui ammontare o la cui data di sopravvenienza sono tuttavia indeterminati.

L'entità dell'accantonamento è misurata con riguardo alla stima dei costi alla data del bilancio, ivi incluse le spese legali, determinate in modo non aleatorio ed arbitrario, necessarie per fronteggiare la sottostante passività certa o probabile.

Nella valutazione dei rischi e degli oneri il cui effettivo concretizzarsi è subordinato al verificarsi di eventi futuri, si sono tenute in considerazione anche le informazioni divenute disponibili dopo la chiusura dell'esercizio e fino alla data di redazione del presente bilancio.

Nel rispetto del criterio di classificazione dei costi "per natura", gli accantonamenti per rischi ed oneri relativi all' sono iscritti fra le voci della classe B del Conto economico attività caratteristica e accessoria diverse dalle voci B.12 e B.13.

Gli accantonamenti per rischi ed oneri relativi all'attività finanziaria sono iscritti nella classe C o D del Conto economico.

Il Fondo rischi per liti accoglie la copertura dei rischi connessi al contenzioso societario formato negli esercizi precedenti.

Tale accantonamento complessivo è ritenuto congruo rispetto ai potenziali rischi di contenzioso.


Fondi per imposte anche differite

Con riferimento ai "Fondi per imposte, anche differite", iscritti nella classe "B.2) del Passivo" per euro 5.552, si precisa che trattasi delle imposte differite "passive" complessivamente gravanti sulle differenze temporanee imponibili tra risultato economico dell'esercizio e imponibile fiscale, determinate con le modalità previste dal principio contabile nazionale n. 25. In proposito, va detto che, trattandosi di imposte differite "passive", si è proceduto a uno stanziamento improntato a un criterio di prudenza, stanziando l'intero ammontare dell'IRAP (3,9%) e l'intero ammontare di IRES stimato secondo un'aliquota del 24% pari all'aliquota attualmente in vigore.


Nel bilancio relativo all'esercizio chiuso al 31/12/2023 non sono presenti strumenti finanziari derivati passivi, né sono stati scorporati dai contratti aziendali strumenti finanziari aventi i requisiti di derivati passivi.

Nel prospetto che segue è fornito il dettaglio dei movimenti intervenuti nel corso dell'esercizio oggetto del presente bilancio nelle poste della voce Fondi per rischi e oneri.

Fondo per imposte anche differite
Altri fondi
Totale fondi per rischi e oneri
Valore di inizio esercizio
5.552
197.176
202.728
Variazioni nell'esercizio
Utilizzo nell'esercizio
-
104.382
104.382
Totale variazioni
-
(104.382)
(104.382)
Valore di fine esercizio
5.552
92.794
98.346

Composizione della voce Altri fondi

In ossequio al disposto dell'art. 2427 c. 1 n. 7 C.C., si segnala che la voce "Altri fondi" è costituita integralmente da fondi rischi per liti.

Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato

Il trattamento di fine rapporto rappresenta l'effettivo debito maturato verso i dipendenti in conformità alla legge e al contratto di lavoro vigente, ai sensi dell'art. 2120 C.C.

Costituisce onere retributivo certo iscritto in ciascun esercizio con il criterio della competenza economica.

Ai sensi della L. 27 dicembre 2006, n. 296 (Legge Finanziaria 2007):

  • le quote di TFR maturate fino al 31 dicembre 2006 sono rimaste in azienda;

  • le quote di TFR maturate a partire dal 1° gennaio 2007, a scelta del dipendente, sono state destinate a forme di previdenza complementare o sono state mantenute in azienda, la quale provvede periodicamente a trasferire le quote di TFR al Fondo di Tesoreria, gestito dall'INPS.


Si evidenziano:

-nella classe C del passivo sono evidenziate le quote mantenute in azienda, al netto dell'imposta sostitutiva sulla rivalutazione del T.F.R.;

-nelle voci D.13 del passivo i debiti relativi alle quote non ancora versate al 31/12/2023 ai fondi.


Il relativo accantonamento è effettuato nel Conto economico alla sotto-voce B.9 c) per euro 417.508.

Pertanto, la passività per trattamento fine rapporto corrisponde al totale delle singole indennità maturate a favore dei dipendenti alla data di chiusura del bilancio al netto degli acconti erogati ed è pari a quanto si sarebbe dovuto corrispondere ai dipendenti nell'ipotesi di cessazione del rapporto di lavoro in tale data.

Nel prospetto che segue è fornito il dettaglio dei movimenti intervenuti nel Trattamento di fine rapporto nel corso dell'esercizio oggetto del presente bilancio.

Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato
Valore di inizio esercizio
1.040.970
Variazioni nell'esercizio
Utilizzo nell'esercizio
12.534
Totale variazioni
(12.534)
Valore di fine esercizio
1.028.436

Debiti

CRITERI DI VALUTAZIONE E ISCRIZIONE IN BILANCIO


L'art. 2426 c. 1 n. 8 C.C., prescrive che i debiti siano rilevati in bilancio con il criterio del costo ammortizzato, tenendo conto del fattore temporale.

Il criterio del costo ammortizzato allinea, in una logica finanziaria, il valore iniziale della passività al suo valore di pagamento a scadenza.

Ciò vuol dire che, in sede di rilevazione iniziale, vengono rilevate insieme al debito anche le altre componenti riferibili alla transazione (onorari, commissioni, tasse, ecc.).

Per l'applicazione del criterio del costo ammortizzato si rende necessario utilizzare il metodo del tasso di interesse effettivo: in sintesi i costi di transazione sono imputati lungo la vita utile dello strumento e l'interesse iscritto nel Conto economico è quello effettivo e non quello nominale derivante dagli accordi negoziali.

Inoltre, per tener conto del fattore temporale, è necessario "attualizzare" i debiti che, al momento della rilevazione iniziale, non sono produttivi di interessi (o producono interessi secondo un tasso nominale significativamente inferiore a quello di mercato).


Debiti di natura finanziaria

In particolare, in bilancio sono stati iscritti i seguenti debiti di natura finanziaria alla voce D.4 per euro 2.200.000, dei quali € 733.333 aventi scadenza inferiore a 12 mesi.

Si precisa che la società non ha proceduto alla valutazione di detti debiti al costo ammortizzato né all'attualizzazione degli stessi in quanto hanno scadenza inferiore a 12 mesi e in quanto i costi di transazione, le commissioni e ogni altra differenza tra valore iniziale e valore a scadenza sono di scarso rilievo.

Inoltre non si è effettuata alcuna attualizzazione dei medesimi debiti in quanto il tasso di interesse effettivo non è risultato significativamente diverso dal tasso di interesse di mercato.


Debiti commerciali

La valutazione dei debiti commerciali, iscritti nel Passivo alla voce D.7 per euro 1.237.748, è stata effettuata al valore nominale.

Si precisa che la società non ha proceduto alla valutazione dei debiti commerciali al costo ammortizzato né all' attualizzazione degli stessi, in quanto tutti i debiti commerciali rilevati hanno scadenza inferiore a 12 mesi e in quanto i costi di transazione, le commissioni e ogni altra differenza tra valore iniziale e valore a scadenza sono assenti/di scarso rilievo.

Inoltre, non si è effettuata alcuna attualizzazione in quanto il tasso di interesse effettivo non è risultato significativamente diverso dal tasso di interesse di mercato.


Debiti tributari

I debiti tributari per imposte correnti sono iscritti in base a una realistica stima del reddito imponibile (IRES) e del valore della produzione netta (IRAP) in conformità alle disposizioni in vigore, tenendo conto delle eventuali agevolazioni vigenti e degli eventuali crediti d'imposta in quanto spettanti. Se le imposte da corrispondere sono inferiori ai crediti d'imposta, agli acconti versati e alle ritenute subite, la differenza rappresenta un credito ed è iscritta nell'attivo dello Stato patrimoniale nella voce C.II.5-bis "Crediti tributari".


Composizione Debiti v/controllanti

I debiti verso l'ente controllante sono costituiti esclusivamente da debiti di natura commerciale. Si tratta di debiti relativi al conguaglio del canone per la gestione del servizio di sosta in ZCS per l'anno 2023 e agli incassi derivanti dai servizi resi dalla società al Comune di Firenze in qualità di Agente contabile.


Altri debiti

Gli Altri debiti, iscritti alla voce D.14 del passivo, sono evidenziati al valore nominale.

Variazioni e scadenza dei debiti

L'importo totale dei debiti è collocato nella sezione "passivo" dello Stato patrimoniale alla classe "D" per un importo complessivo di euro 5.488.378.

Il prospetto che segue fornisce il dettaglio delle variazioni intervenute nel corso dell'esercizio oggetto del presente bilancio nelle singole voci che compongono la classe Debiti.

Valore di inizio esercizio
Variazione nell'esercizio
Valore di fine esercizio
Quota scadente entro l'esercizio
Debiti verso banche
2.200.000
(550.000)
1.650.000
733.333
Debiti verso fornitori
1.244.562
(6.814)
1.237.748
1.237.748
Debiti verso controllanti
1.070.435
(76.122)
994.313
994.313
Debiti tributari
259.930
14.294
274.224
274.224
Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale
374.917
(41.319)
333.598
333.598
Altri debiti
1.028.150
(47.906)
980.244
980.244
Totale debiti
6.177.994
(707.867)
5.470.127
4.553.460

In ossequio al disposto dell'art. 2427 c. 1 n. 6 C.C., si evidenzia che non esistono debiti di durata residua superiore a cinque anni.

Suddivisione dei debiti per area geografica

In relazione a quanto disposto dall'ultima parte del n. 6 c. 1 dell'art. 2427 C.C., in riferimento all'indicazione della ripartizione per aree geografiche dei debiti, si precisa che tutti i debiti presenti in bilancio sono riferibili a soggetti residenti in Italia.



Debiti assistiti da garanzie reali su beni sociali

In relazione a quanto disposto dall'ultima parte del c. 1 n. 6 dell'art. 2427 C.C., si segnala che non esistono debiti assistiti da garanzie reali su beni sociali.



Debiti relativi ad operazioni con obbligo di retrocessione a termine

Non esistono, alla data di chiusura dell'esercizio, operazioni che prevedono l'obbligo per l'acquirente di retrocessione a termine.



Finanziamenti effettuati da soci della società

La società non ha raccolto alcun tipo di finanziamento presso i propri soci.

In particolare la società ha avuto accesso a un finanziamento pari a euro 2.200.000 con garanzia statale del 90%, restituzione in 5 anni, al tasso di interesse del 0,97%, erogato nel corso dell'esercizio in commento.

Nel corso dell'anno 2023 è stata restituita la prima tranche per euro 550.000.



Ratei e risconti passivi

Nella classe E."Ratei e risconti" sono iscritti costi di competenza dell'esercizio esigibili in esercizi successivi e proventi percepiti entro la chiusura dell'esercizio, ma di competenza di esercizi successivi.

In particolare, sono state iscritte solo quote di costi e proventi comuni a due o più esercizi, l'entità delle quali varia in ragione del tempo.

I ratei ed i risconti passivi iscritti nel bilancio dell'esercizio chiuso al 31/12/2023 ammontano a euro 221.597.


Rispetto al passato esercizio si riscontrano le variazioni esposte nel prospetto che segue.

Valore di inizio esercizio
Variazione nell'esercizio
Valore di fine esercizio
Risconti passivi
196.875
24.722
221.597
Totale ratei e risconti passivi
196.875
24.722
221.597

La variazione intervenuta è relativa a normali fatti di gestione.


Durata ratei e risconti passivi

Si segnala che i ratei e risconti passivi hanno durata entro l'esercizio, non sussistendone di durata né oltre l'esercizio né oltre i cinque anni.

Nota integrativa, conto economico

Introduzione

Nella presente sezione della Nota integrativa si fornisce, secondo l'articolazione dettata dalla tassonomia XBRL e nel rispetto delle disposizioni dell'articolo 2427 C.C., il commento alle voci che, nel bilancio dell'esercizio chiuso al 31/12/2023, compongono il Conto economico.

In linea con l'OIC 12, si è mantenuta la distinzione tra attività caratteristica ed accessoria, non espressamente prevista dal Codice Civile, per permettere, esclusivamente dal lato dei ricavi, di distinguere i componenti che devono essere classificati nella voce A.1) "Ricavi derivanti dalla vendita di beni e prestazioni di servizi" da quelli della voce A.5) "Altri ricavi e proventi".

In particolare, nella voce A.1) sono iscritti i ricavi derivanti dall'attività caratteristica o tipica, mentre nella voce A.5) sono iscritti quei ricavi che, non rientrando nell'attività caratteristica o finanziaria, sono stati considerati come aventi natura accessoria.

Diversamente, dal lato dei costi tale distinzione non può essere attuata in quanto il criterio classificatorio del Conto economico normativamente previsto è quello per natura.

Valore della produzione

Ricavi delle vendite e delle prestazioni

I ricavi di vendita dei prodotti e delle merci o di prestazione dei servizi relativi alla gestione caratteristica sono stati indicati al netto dei resi, degli sconti di natura commerciale, di abbuoni e premi, nonché delle imposte direttamente connesse con la vendita dei prodotti e la prestazione dei servizi e ammontano a euro 12.493.952.

I ricavi non finanziari, riguardanti l'attività accessoria sono stati iscritti alla voce A.5) ed ammontano ad euro 618.103.

Suddivisione dei ricavi delle vendite e delle prestazioni per categoria di attività

In relazione a quanto richiesto dall'art. 2427 c. 1 n. 10 C.C., si ritiene non significativo ripartire i ricavi per categorie di attività in quanto la società svolge essenzialmente una sola attività.

Come richiesto dall'art. 2427 c. 1 n. 10 C.C., la ripartizione dei ricavi per categorie di attività è evidenziata nel seguente prospetto.



Categoria di attività
Valore esercizio corrente
ZCS e parcheggi incustoditi
2.324.414
Comune di Firenze ag. contabile
5.609.666
Canone amministrazione comunale
2.868.186
Servizi segnaletica
2.261
Vendita prodotti della sosta
23.656
Vendita vetrofanie residenti ZCS
26.298
Vendita abbonamenti mese/anno
9.048
Contrassegni sosta controllata
186.600
Corrispettivi Hub sosta
745.902
Vendita abbonamenti ZCS
371.952
Vend. ricarica borsellino sosta
28.608
Corrispettivi parch. custoditi
240.204
Altri ricavi tipici
57.157
Totale
12.493.952




Suddivisione dei ricavi delle vendite e delle prestazioni per area geografica

Con riguardo alla ripartizione per aree geografiche dei ricavi delle vendite e delle prestazioni, di cui all'art. 2427 c. 1 n. 10 C.C., si precisa che tutti i ricavi rilevati nella classe A del Conto economico sono riferibili a soggetti residenti in Italia.



Costi della produzione

I costi e gli oneri della classe B del Conto economico, classificati per natura, sono stati indicati al netto di resi, sconti di natura commerciale, abbuoni e premi, mentre gli sconti di natura finanziaria sono stati rilevati nella voce C.16, costituendo proventi finanziari.

I costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci includono anche i costi accessori di acquisto (trasporti, assicurazioni, carico e scarico, ecc.) qualora il fornitore li abbia inclusi nel prezzo di acquisto delle materie e merci. In caso contrario, sono stati iscritti tra i costi per servizi (voce B.7).

Si precisa che l'IVA non recuperabile è stata incorporata nel costo d'acquisto dei beni. Sono stati imputati alle voci B.6, B.7 e B.8 non solo i costi di importo certo risultanti da fatture ricevute dai fornitori, ma anche quelli di importo stimato non ancora documentato, per i quali sono stati effettuati appositi accertamenti.

Si precisa che, dovendo prevalere il criterio della classificazione dei costi "per natura", gli accantonamenti ai fondi rischi e oneri sono stati iscritti fra le voci dell'attività gestionale a cui si riferisce l'operazione, diverse dalle voci B. 12 e B.13.

Nel complesso, i costi della produzione di competenza dell'esercizio chiuso al 31/12/2023, al netto dei resi, degli sconti di natura commerciale e degli abbuoni, ammontano a euro 13.141.979.


Si dà evidenza del fatto che per l'esercizio in commento i costi di produzione, con particolare riferimento alle materie prime, ai costi di trasporto e ai costi dell'energia, sono risultati molto superiori rispetto a quelli del precedente esercizio.

Da una parte, l'aumento dei prezzi dovuto all'incremento della domanda ed il contestuale calo delle scorte della commodity. Infatti, le principali società produttive e commerciali di commodity, guidate dall'incertezza dei mercati, hanno rallentato la produzione, alleggerendo i magazzini e generando di fatto una diminuzione d'offerta.

Dall'altra parte, con la ripresa simultanea di molte economie mondiali, trainate anche dalle diverse agevolazioni predisposte dai vari Paesi, si sta assistendo ad un aumento della domanda.

A tutto ciò si è aggiunto l'aumento dei costi di trasporto che ha causato, dall'inizio del 2023 in poi, un graduale aumento dei prezzi di approvvigionamento delle materie prime e del costo dell'energia.

Proventi e oneri finanziari

Nella classe C del Conto economico sono stati rilevati tutti i componenti positivi e negativi del risultato economico d'esercizio connessi con l'attività finanziaria dell'impresa, caratterizzata dalle operazioni che generano proventi, oneri, plusvalenze e minusvalenze da cessione, relativi a titoli, partecipazioni, conti bancari, crediti iscritti nelle immobilizzazioni e finanziamenti di qualsiasi natura attivi e passivi, e utili e perdite su cambi.

I proventi e oneri di natura finanziaria sono stati iscritti in base alla competenza economico-temporale.






Ripartizione degli interessi e altri oneri finanziari per tipologia di debiti

Gli interessi e altri oneri finanziari sono iscritti alla voce C.17 di Conto economico sulla base di quanto maturato nell'esercizio al netto dei relativi risconti.

In ottemperanza al disposto dell'art. 2427 c. 1 n. 12 C.C., si fornisce il dettaglio, in base alla loro origine, degli interessi ed oneri finanziari iscritti alla voce C.17 di Conto economico.



Interessi e altri oneri finanziari
Mutuo
19.929
Totale
19.929


Rettifiche di valore di attività e passività finanziarie

La società non ha proceduto ad alcuna svalutazione o rivalutazione o ripristino di valore di attività e passività finanziarie.

Importo e natura dei singoli elementi di ricavo/costo di entità o incidenza eccezionali

Nel corso dell'esercizio in commento non sono stati rilevati ricavi o altri componenti positivi derivanti da eventi di entità o incidenza eccezionali.




Nel corso dell'esercizio in commento non sono stati rilevati costi o altri componenti negativi derivanti da eventi di entità o incidenza eccezionali.



Imposte sul reddito d'esercizio, correnti, differite e anticipate

In questa voce si rilevano i tributi diretti di competenza dell'esercizio in commento o di esercizi precedenti.


Imposte dirette

Le imposte sono rilevate secondo il principio di competenza; rappresentano pertanto:

-le imposte correnti da liquidare per l'esercizio determinate secondo le aliquote e le norme vigenti, comprese le sanzioni e gli interessi maturati relativi all'esercizio in commento;

-l'ammontare delle imposte differite in relazione a differenze temporanee sorte o annullate nell'esercizio o in esercizi precedenti;


Differenze temporanee e rilevazione delle imposte differite attive e passive

Nella considerazione che il bilancio d'esercizio deve essere redatto nel rispetto del principio della competenza economica dei costi e dei ricavi, indipendentemente dal momento in cui avviene la manifestazione finanziaria, si è proceduto alla rilevazione della fiscalità differita in quanto le imposte sul reddito e l'IRAP hanno la natura di oneri sostenuti dall'impresa nella produzione del risultato economico e, di conseguenza, sono assimilabili agli altri costi da contabilizzare, in osservanza dei principi di competenza e di prudenza, nell'esercizio in cui sono stati contabilizzati i costi ed i ricavi cui dette imposte differite si riferiscono.

Ai fini IRES, l'art. 83 del D.P.R. 917/86 prevede che il reddito d'impresa sia determinato apportando al risultato economico relativo all'esercizio le variazioni in aumento ed in diminuzione per adeguare le valutazioni applicate in sede di redazione del bilancio ai diversi criteri di determinazione del reddito complessivo tassato. Tali differenti criteri di determinazione del risultato civilistico da una parte e dell'imponibile fiscale dall'altra, possono generare differenze. Di conseguenza, l'ammontare delle imposte dovute, determinato in sede di dichiarazione dei redditi, può non coincidere con l'ammontare delle imposte sui redditi di competenza dell'esercizio.

Anche la disciplina IRAP contempla casi in cui la determinazione della base imponibile si ottiene apportando ai componenti positivi e negativi di bilancio variazioni in aumento e in diminuzione che hanno natura di differenze temporanee e pertanto richiedono la rilevazione di imposte differite attive o passive.

Nella redazione del presente bilancio si è tenuto conto delle sole differenze temporanee che consistono nella differenza tra le valutazioni civilistiche e fiscali sorte nell'esercizio e che sono destinate ad annullarsi negli esercizi successivi.

In applicazione dei suddetti principi sono state iscritte in bilancio le imposte che, pur essendo di competenza di esercizi futuri, sono dovute con riferimento all'esercizio in corso (imposte anticipate) e quelle che, pur essendo di competenza dell'esercizio, saranno dovute solo in esercizi futuri (imposte differite).

È opportuno precisare che l'iscrizione della fiscalità differita è avvenuta in conformità a quanto previsto dai principi contabili nazionali e, di conseguenza, nel rispetto del principio della prudenza.

Le attività derivanti da imposte anticipate sono state rilevate in quanto sono presenti, nell'esercizio in corso, differenze temporanee deducibili.

Le imposte differite passive sono state rilevate in quanto non si sono verificate differenze temporanee imponibili.

La fiscalità differita è stata conteggiata sulla base delle aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili in vigore nell'esercizio nel quale le differenze temporanee si riverseranno. Tali aliquote sono quelle previste dalla normativa fiscale in vigore alla data di riferimento del presente bilancio.

Di conseguenza:

-nell'attivo dello Stato patrimoniale, nella sottoclasse "CII - Crediti", alla voce "5 ter - imposte anticipate" (senza alcuna separazione degli importi esigibili entro e oltre l'esercizio successivo) si sono iscritti gli importi delle imposte differite attive e sono state riassorbite le imposte anticipate stanziate in esercizi precedenti relative a quelle differenze che si sono annullate nel corso dell'esercizio in commento;

-nel passivo dello Stato patrimoniale nella sottoclasse "B - Fondi per rischi ed oneri", alla voce "2 - per imposte, anche differite" sono state iscritte le imposte differite passive la cui riscossione appare probabile e sono state riassorbite le imposte differite stanziate in esercizi precedenti relative a quelle differenze annullatesi nel corso dell'esercizio in commento;

-nel Conto economico alla voce "20 - Imposte sul reddito dell'esercizio, correnti, differite e anticipate" sono state stanziate e riassorbite le imposte relative alla fiscalità differita nei seguenti rispettivi importi:


Imposte correnti
9.096
Imposte relative a esercizi precedenti

Imposte anticipate Ires
12.147
Imposte anticipate Irap
1.197
Totale imposte anticipate
13.344
Totale imposte
22.440










Nota integrativa, altre informazioni


Dati sull'occupazione

Numero medio dei dipendenti ripartito per categorie (art. 2427 c. 1 n. 15 C.C.)

Il numero medio dei dipendenti, ripartito per categoria, è evidenziato nel seguente prospetto:

Numero medio
Dirigenti
1
Quadri
8
Impiegati
117
Operai
41
Totale Dipendenti
167

Compensi, anticipazioni e crediti concessi ad amministratori e sindaci e impegni assunti per loro conto

Ammontare complessivo dei compensi, delle anticipazioni e dei crediti concessi ad amministratori e sindaci e degli impegni assunti per loro conto (art. 2427 c. 1 n. 16 C.C.)

I compensi spettanti, le anticipazioni e i crediti concessi agli Amministratori e ai Sindaci nel corso dell'esercizio in commento, nonché gli impegni assunti per loro conto per effetto di garanzie di qualsiasi tipo prestate, risultano dal seguente prospetto:

Amministratori
Sindaci
Compensi
23.000
32.448

I compensi spettanti agli amministratori sono stati attribuiti sulla base dell'apposita delibera di assemblea dei soci, come pure i compensi spettanti ai sindaci (oppure sono stati attribuiti sulla base dello Statuto sociale).

Si precisa che nell'esercizio in commento nessuna anticipazione e nessun credito sono stati concessi ad amministratori e a sindaci, come pure non sono state prestate garanzie o assunti impegni nei confronti dei medesimi amministratori (e/o sindaci).


Compensi al revisore legale o società di revisione

Corrispettivi spettanti per revisione legale, altri servizi di verifica, consulenza fiscale e servizi diversi (art. 2427 c. 1 n. 16-bis C.C.)

I corrispettivi corrisposti alla società di revisione per i servizi forniti di cui all'art. 2427 n. 16-bis C.C. risultano dal seguente prospetto:

Valore
Revisione legale dei conti annuali
6.200
Totale corrispettivi spettanti al revisore legale o alla società di revisione
6.200

Categorie di azioni emesse dalla società

Numero e valore nominale di ciascuna categoria di azioni della società e delle nuove azioni sottoscritte (art.2427 c. 1 n. 17 C.C.)

Il capitale sociale, pari a euro 700.000, è rappresentato da 140.000 azioni ordinarie di nominali euro 5 cadauna.

Si precisa che al 31/12/2023 non sono presenti azioni di categorie diverse da quelle ordinarie e che nel corso dell'esercizio non sono state emesse nuove azioni da offrire in opzione agli azionisti né da collocare sul mercato.



Titoli emessi dalla società

Azioni di godimento, obbligazioni convertibili in azioni, titoli o valori simili emessi dalla società (art. 2427 c. 1 n. 18 C.C.)

La società non ha emesso azioni di godimento, obbligazioni convertibili, titoli o altri valori similari.



Dettagli sugli altri strumenti finanziari emessi dalla società

Numero e caratteristiche degli altri strumenti finanziari emessi dalla società (art. 2427 c. 1 n. 19 C.C.)

La società non ha emesso alcun tipo di strumento finanziario.



Impegni, garanzie e passività potenziali non risultanti dallo stato patrimoniale

Impegni

Non sussistono impegni non risultanti dallo Stato patrimoniale rappresentanti obbligazioni assunte dalla società verso terzi con effetti obbligatori certi, ma non ancora eseguiti.


Garanzie

Non sussistono garanzie non risultanti dallo Stato patrimoniale prestate dalla società, ossia garanzie rilasciate dalla società con riferimento a un'obbligazione propria o altrui.


Passività potenziali

Non sussistono passività potenziali connesse a situazioni già esistenti alla data di bilancio, ma con esito pendente in quanto si risolveranno in futuro, il cui ammontare non può essere determinato se non in modo aleatorio ed arbitrario.



Informazioni sui patrimoni e i finanziamenti destinati ad uno specifico affare

Patrimoni destinati a uno specifico affare (art. 2427 c. 1 n. 20 C.C.)

La società non ha costituito patrimoni destinati a uno specifico affare.


Finanziamenti destinati a uno specifico affare (art. 2427 c. 1 n. 21 C.C.)

La società non ha in essere, alla data di chiusura dell'esercizio in commento, contratti di finanziamento destinati a uno specifico affare.

Informazioni sulle operazioni con parti correlate

Operazioni realizzate con parti correlate (art. 2427 c. 1 n. 22-bis C.C.)

Ai fini di quanto previsto dalle vigenti disposizioni, si segnala che nel corso dell'esercizio chiuso al 31/12/2023 non sono state effettuate operazioni atipiche e/o inusuali che per significatività e/o rilevanza possano dare luogo a dubbi in ordine alla salvaguardia del patrimonio aziendale ed alla tutela dell'azionista, né con parti correlate né con soggetti diversi dalle parti correlate.

Informazioni sugli accordi non risultanti dallo stato patrimoniale

Natura e obiettivo economico di accordi non risultanti dallo stato patrimoniale (art. 2427 c. 1 n. 22-ter C.C.)

Non sussistono accordi non risultanti dallo Stato patrimoniale dotati dei requisiti di cui al n. 22-ter dell'art. 2427 C.C.

Informazioni sui fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio

Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio (art. 2427 c. 1 n. 22-quater C.C.)

Successivamente alla chiusura dell'esercizio non si sono rilevati fatti di rilievo tali da essere oggetto di illustrazione nella presente nota integrativa.





Informazioni relative agli strumenti finanziari derivati ex art. 2427-bis del Codice Civile

Informazioni relative al valore equo "fair value" degli strumenti finanziari derivati (art.2427-bis c.1 n.1 C.C.)

Alla data di chiusura dell'esercizio non risultano utilizzati strumenti finanziari derivati, né sono stati scorporati dai contratti aziendali strumenti finanziari aventi i requisiti di derivati.

Prospetto riepilogativo del bilancio della società che esercita l'attività di direzione e coordinamento

Informazioni sulla società o l'ente che esercita l'attività di direzione e coordinamento (art. 2497-bis C.C.)

La società non è soggetta ad attività di direzione o coordinamento da parte di società o enti terzi.




Informazioni ex art. 1, comma 125, della legge 4 agosto 2017 n. 124

Comma 125-bis - Nessun vantaggio economico "non generale" ricevuto

Si dà atto che, nel corso dell'esercizio in commento, alla società non sono stati effettivamente erogati sovvenzioni, sussidi, vantaggi, contributi o aiuti, in denaro o in natura, non aventi carattere generale e privi di natura corrispettiva, retributiva o risarcitoria da pubbliche amministrazioni e da soggetti di cui al c. 125-bis dell'art. 1 della L. 124/2017.

Proposta di destinazione degli utili o di copertura delle perdite

Proposta di destinazione dell'utile di esercizio

Sulla base di quanto esposto si propone di destinare integralmente l'utile di esercizio, ammontante a complessivi euro 14.669, alla riserva straordinaria, in quanto la riserva legale ha già raggiunto il quinto del capitale sociale a norma dell'art. 2430 del C.C.

Dichiarazione di conformità del bilancio

IL SOTTOSCRITTO DOTT. GUARNERI MARCO, AI SENSI DELL'ART. 31, COMMA 2-QUINQUIES DELLA LEGGE 340/2000, DICHIARA CHE IL PRESENTE DOCUMENTO INFORMATICO IN FORMATO XBRL CONTENENTE LO STATO PATRIMONIALE E IL CONTO ECONOMICO, NONCHE' LA PRESENTE NOTA INTEGRATIVA, SONO CONFORMI AI DOCUMENTI ORIGINALI DEPOSITATI PRESSO LA SOCIETA'.

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